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Terremoto: Quindici Anni Dopo, I Politici Ancora Giocano Con La Vita Dei Bambini

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Vittorio Venditti

Avete Creato L’Impiccio? Adesso Spicciatelo Voi!

Hula Hoop

Torniamo per l’ennesima volta sul problema “scuole gambatesa/Tufara”, per tenere in considerazione la [download id=”1428″ format=”2″] con la quale il municipio di Gambatesa deve correre ai ripari su pressione, non tanto di chi ha tentata la via legale per ottenere ciò che dalla [download id=”1429″ format=”2″], per stessa implicita ammissione del ricorrente non otterrà mai, quanto dalla reazione popolare gambatesana, per una volta imposta da chi ha compresa la fregatura che stava inconsapevolmente patendo. Come più volte detto, (e sotto puoi verificare), a Gambatesa non vogliamo emulare San Giuliano; non gradiamo creare lavoro per giornalisti che poi su quanto accaduto costruiscono un’intera carriera, ma soprattutto vogliamo ribadire che se il popolo è bue, all’occorrenza sa come tornar Toro ed incornare chi lo merita.

Il Nuovo Municipio, del 9 luglio 2014

Un’ultima cosa la voglio dire a proposito di chi mi ha minacciato, personaggio che non ho tenuto e non tengo in considerazione anche perché venerdì scorso, recatomi a Tufara da uomo libero e che agisce nel giusto, non solo non sono stato molestato, ma ho trovata la consueta civiltà che normalmente contraddistingue i tufaroli, per cui, ognuno tenendosi le sue idee, abbiamo convissuto facendo passare la serata in tranquillità e pace, come si conviene. Di rimando e solo per una coincidenza fortuita, lo stesso trattamento è stato riservato al Sindaco di tufara, presente a gambatesa domenica pomeriggio.

Il Sindaco Di Tufara Donato Pozzuto, del 3 dicembre 2011

A proposito del politico di cui ho appena parlato: Costui ha chiesto e si è chiesto “Perché con tanti edifici scolastici nelle medesime condizioni, solo Tufara ha dovuto chiudere?” Fermo restando che la scuola sita in quel comune è ancora virtualmente aperta, va detto che c’è stato chi ha risposto: “Perché da altre parti, non ci sono blogger scassa zebedèi e quindi i furbi hanno la meglio sul popolo che normalmente dimentica, quando non costretto a dimenticare perché lecchino dell’u padrone seje”. Consta a me infatti l’aver sentito dire che “di chiudere la scuola di Tufara, se ne sarebbe potuto parlare a fine anno scolastico!”, cosa da chi ti tedia rintuzzata, ricordando a chi ha espressa quell’obiezione che il ferro si batte quand’è caldo e che una soluzione del genere è propria solo di chi, con quest’eterno provvisorio, campa da una vita per poi mostrarsi gemente e piangente, non in questa valle di lacrime, ma in caso di sopraggiunta morte, normalmente degli altri, nel caso specifico di bambini che avrebbero avuta la sola colpa di aver fiducia in adulti molto meno diligenti di loro.

La prova di quanto sto farneticando, la si evince dal comportamento dei bambini giust’appunto, durante la scorsa settimana, quando il Sindaco tufarolo, per creare inutilmente un po’ di gazzarra, (si dice: per carità!), pare che abbia consigliato ai propri concittadini di non mandare i bambini di prima e seconda media a prendere lezioni nella scuola di Gambatesa, a rischio denuncia per inosservanza dell’obbligo scolastico. Ebbene: in quel frangente, il rapporto di solidarietà ed amicizia fra i maturi, vale a dire i bambini d’ambedue i paesi, ha fatto in modo che questi Cittadini di domani, si scambiassero via whatsapp et similia, i compiti che nel frattempo i loro docenti avevano assegnati a chi era presente, evitando così di generare un divario nel programma scolastico da recuperare con ulteriore ed inutile perdita di tempo, dannosa per tutti, ma bramata dai politici che nello scannarsi fra loro, utilizzando chi non ne ha colpa, creano quell’humus nel quale ai politici disonesti piace sguazzare.

Tornando un po’ più sopra: Io rifuggo dalla constatazione che dipingerebbe come eroe chi ha solo alzata la voce dopo aver rilevata l’ennesima voglia di seppellire la polvere sotto il “decreto”, atteso che mi piaccia pensare che se è stato pubblicamente lanciato un segnale di avviso di pericolo, questo segnale poteva venir tranquillamente ignorato e nulla sarebbe successo.

quella, del 25 maggio 2014

Dunque, se qualcosa d’epocale è accaduto in un paese dove normalmente si preferisce abbozzare per quieto vivere, omertà e spesso vigliaccheria, ciò lo si deve alla capacità degli utenti che per una volta si sono saputi mettere contro i politici locali di ambedue le fazioni, decidendo che a volte ribellarsi salva la vita, lasciando l’incombenza di riparare i danni provocati, proprio a chi non ha avuta l’accortezza di tirare per il proprio paese, cosa da sempre portata a termine da chi, questa volta, dovrà cedere suo malgrado.

Riassunto delle Puntate Precedenti

Terremoto: Quindici Anni Dopo, I Politici Ancora Giocano Con La Vita Dei Bambini
Scuola Di Tufara. Richiesta Straordinaria E Urgente Convocazione Consiglio Comunale Di Gambatesa
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Dimenticate Che Fu San Giuliano: Voi Protestate? NOI RESISTIAMO!!!