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La Radio E Il Giornalismo: E La TV?

Di Vittorio Venditti
(Audio), Dall’Archivio Storico Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Collaboratori Vari
(Video), Preso Da Internet Da “Il Segreto Di Pulcinella”

‘Retribuiti’ Per Costrizione

si è svolto sabato pomeriggio ultimo scorso un interessantissimo corso di formazione sulla piattaforma dedicata dall’Ordine dei Giornalisti a tale scopo.

Ordine Dei Giornalisti Del Molise

L’incontro è stato organizzato e diretto dalla sede molisana dell’ente che raccoglie gli operatori dell’informazione appartenenti ‘alla regione che non esiste’ ed ha trattato di ‘Radio e giornalismo’, spaziando a tutto tondo su ciò che è stata ed è la creatura di Guglielmo Marconi, a proposito dell’uso che i cronisti ne fanno, da quando ciò è stato possibile.

Guglielmo Marconi

Tanto si dovrebbe riferire in merito all’evento e davvero molto potrebbe dire chi con la radio ha costruita la propria vita in ogni senso, ma tutto verrà tralasciato perché se l’asino porta la paglia ed il medesimo la mangia, ciò è la normalità e quindi non fa notizia.

cimino col microfono

Dunque, dalle tre e mezza pomeridiane alle sette ‘abbondanti’ di sera, un gruppo davvero interessato di giornalisti collegato in videoconferenza da mezza Italia ed anche dall’estero, con l’aiuto non da poco di un docente del ramo che ha introdotto il tema secondo le Leggi della fisica, ha dibattuto su una miriade di argomenti che hanno toccato ad esempio il rapporto dell’informazione da e verso i non vedenti, giornalisti o fruitori tout court. Si è detto di tutto di più, ma in particolare si è acceso il focus sulla differenza esistente fra quanto viene proposto dalla radio e le notizie che arrivano all’utenza in generale, di chi non vede in particolare e lì il dibattito ha posto l’accento sulla superficialità con la quale dalla televisione vengono veicolati fatti ed opinioni, cosa che a dire di chi scrive, da sempre pone la TV come la sorella povera della radio, almeno se si considera la profondità raggiunta da quanto viene ‘elargito’.

Ordine Dei Giornalisti

Per ovvie ragioni, l’Ordine dei Giornalisti tiene in modo particolare alla raffinatezza del proprio lavoro, differente da quanto messo in Rete da blogger, influencer et similia e per questo, fra i relatori ha fatta davvero bella figura chi ha spiegata la differenza di porsi davanti ad un microfono fra gente di varia estrazione.

San Giorgio

Si potrebbe tornare su quanto vissuto da chi sta rendicontando seppur in maniera superficiale gli accadimenti del giorno di San giorgio, magari riprendendo quanto scritto a proposito di quanto fruito in maniera sicuramente frustrante per quasi tutte le partite di pallacanestro di A1 femminile proposte in chiaro durante il torneo appena concluso, (per la squadra di Campobasso), richiamate in link durante un’annata che non verrà ripetuta in futuro, ma già dovrebbe bastare quanto sintetizzato a proposito di questo racconto e sarà bene chiuderla qui, atteso che si debba fare molto, ma davvero molto, soprattutto plasmando la professionalità ‘moli-sana’ di chi, (cliccando si potrà notare la diversità d’azione proposta da altri commentatori), toccato, si offende, non rendendosi conto di quanto offre con relativo ritorno d’immagine e non solo, a livello mondiale e non certo sub-regionale. Sarebbe dare il giusto a chi ‘merita, ma è preferibile spostare l’obiettivo e puntare ad un’altra sfaccettatura del problema, così come segue.

Rai

Quanto trattato dal corso a proposito di dizione et similia è sembrato talmente interessante al vostro cronista che lo Stesso non si è lasciata scappare l’occasione per indagare su quanto avviene a livello di Radio-Tv pubblica, vale a dire quel mezzo che dovrebbe essere super partes, non lo è mai stato ne mai lo sarà, ma almeno dovrebbe fungere da guida per la diffusione dell’ufficialità della lingua italiana, nonostante in certi casi andrebbe pianificato lo sterminio coatto di soggetti che per esempio, al posto di denominare la capitale dell’Ucraina ‘Kiev’, la chiamano insistentemente ‘Kiv’, adducendo la scusa che siccome i giornalisti inglesi ed americani utilizzano quella pronuncia, la stessa è quella da usare comunque…

Vladimir Putin

suscitando in chi scrive la voglia di parteggiare a squarciagola per i russi. Il discorso, così proposto, già è scandaloso, ma se poi si segue la TV da buon ‘radio-amateur’, per dirla con chi ha festeggiato il genetliaco l’altro ieri, quel Guglielmo Marconi, faro di tanto per tanti, si riesce a scoprire chicche come questa, cliccando la quale si può arrivare a maledire il danaro che lo Stato ruba ai contribuenti per tenere aperte certe ‘bocche’, auto-fulminate in assenza di tal foraggio.

Dante Alighieri

Senza andare a riprendere lo sbaglio di una preposizione articolata imposto al mondo, non da chi il giornalista lo fa quasi per caso, ma da una soggetta che si dichiara professionista e viene pagata anche da dilettanti come il sottoscritto, nel ritenere che se l’italiano sia un’opinione, questa possa venir democraticamente confutata e messa alla berlina da chi ne paga le conseguenze, lo scrivente ringrazia comunque la sede locale dell’Ordine che in questo caso, a livello romano, tanto ordinato non è, ciò per aver dato con forza e grande potenza l’annuncio che per una volta:

Molise

IL MOLISE ESISTE!!! Ma Non Mena Proprio Per Niente.